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La giuggiola รจ il frutto prodotto dalla pianta del giuggiolo, il cui nome scientifico รจ Ziziphus jujuba. Si tratta di un piccolo arbusto di provenienza asiatica, che nel corso dei secoli si รจ diffuso nei paesi mediterranei e in Italia. Coltivato per i suoi prelibati frutti, ma adatto ad essere coltivato anche come pianta ornamentale, il giuggiolo produce delle drupe ovoidali, con buccia sottile e liscia di color rosso scuro, la cui polpa ha una consistenza compatta e farinosa, dal sapore dolce leggermente acidulo, che ricorda quello della mela.
Le giuggiole si possono consumare fresche subito dopo la raccolta oppure si possono conservare per lungo tempo essiccandole o mettendole sotto spirito; si prestano inoltre per preparare confetture e sciroppi, o come ingrediente per farcire dolci secchi e biscotti. Il frutto del giuggiolo รจ inoltre lโingrediente principale della ricetta di un particolare liquore, conosciuto come โbrodo di giuggioleโ.
Tassonomia biologica e sistematica:
Classificazione scientifica
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Rhamnales
Famiglia: Rhamnaceae
Genere: Ziziphus
Specie: Ziziphus jujuba
Nome comune: Giuggiolo comune
Sinonimi botanici: Ziziphus sativa Gaertn. – Ziziphus vulgaris Lam. – Rhamnus zizyphus L.
Origine e appartenenza Biologica
Sistema Raunkiaer
Forma biologica: P – caesp (Fanerofita cespugliosa)
Fanerofita (simbolo P), cioรจ pianta perenne legnosa con gemme svernanti, poste ad unโaltezza dal suolo maggiore di 30 cm; Cespugliosa (simbolo caesp), che ha un portamento cespuglioso.
Distribuzione geografica
Fitogeografia cronologica >> Avventizie, piante che sono state introdotte dallโuomo da altre regioni e che si diffondono comportandosi come piante indigene con le quali entrano in competizione.
Coltivazione
La pianta della giuggiola cresce facilmente in ambienti con media umiditร , ben drenati e soleggiati. Predilige climi caldi e asciutti ed una piena esposizione solare. Il giuggiolo tollera i terreni alcalini e le piante mature resistono abbastanza bene alla siccitร , ma danno una migliore fruttificazione con unโumiditร regolare e costante. Occorre evitare la piantumazione su terreni pesanti e scarsamente drenati, gli alberi di giuggiolo necessitano infatti di una costante e buona aerazione alle radici.
Descrizione botanica e profilo pianta
Il Ziziphus jujuba รจ un piccolo arbusto o albero munito di piccole spine. ร una pianta a foglie decidue, alterne, di forma obovata o ovoidale con il margine finemente dentellato. Le foglie sono di colore verde lucido, la faccia superiore รจ verde brillante, quella inferiore invece risulta grigiastra e pubescente. Risultano essere piuttosto coriacee, adatte a resistere a climi caldi ed asciutti.
Al genere โZizyphusโ appartengono allโincirca 80 specie di arbusti, piccoli alberi che raggiungono mediamente i 3-4 metri di altezza fino ai 15 (raramente si raggiungono i 20). Sono piante a crescita lenta, si tratta di una latifoglia a foglie caduche, di dimensioni abbastanza minute, con chioma tondeggiante e rami decombenti, in genere abbastanza disordinati e molto spinosi. La corteccia รจ scura, da grigia a bruna, poco fessurata. Il legno allโinterno delle fessurazioni assume colorazioni dal rosa al rossastro. I rami sono tomentosi e biancastri e si sviluppano a zig-zag. Le spine sono disposte a due a due in corrispondenza dellโascella fogliare: una รจ molto dritta, affilata ed orientata verso lโalto di circa 2 cm di lunghezza; lโaltra ha forma di uncino, va verso il basso ed รจ piรน corta.
Il giuggiolo รจ una pianta Angiosperma, il cui organo riproduttivo รจ il fiore, che svolge la sua azione con la produzione dei semi; presenta gli ovuli chiusi da un ovario e i semi raccolti nel frutto. Gli ovuli si trasformano in semi dopo la fecondazione.
La fioritura si ha in primavera, di solito verso il mese di maggio. I fiori del giuggiolo sono giallastri e spuntano riuniti nellโascella fogliare. Le infiorescenze sono larghe dai 2 ai 4 cm e sono composte da 3-8 fiori, con diametro che va da 3 a 4 mm di diametro. Gli stami risultano apposti ai petali. Sono fiori ermafroditi, che danno origine a frutti con forma simile a quella delle olive. Le giuggiole sono infatti delle drupe globulose, glabre, di circa 1,5 cm di diametro, la cui forma varia molto a seconda delle specie coltivata: rotonda, allungata o anche periforme. Allโinterno contengono assumono un nocciolo appuntito avvolto nella polpa biancastra, la quale puรฒ risultare piรน o meno di consistenza farinosa e dal sapore simile a quello delle mele acerbe. Una volta secche, invece, le giuggiole ricordano molto il gusto dolciastro dei datteri. La buccia prende un colore rosso brunastro a maturazione completa e la raccolta avviene nei mesi autunnali.
La maturazione tardiva dei frutti rende generalmente le piante di giuggiolo poco soggette agli attacchi parassitari e alle malattie; ciรฒ significa che i giuggioli si prestano bene alla coltivazione biologica e non necessitano di trattamenti chimici. Negli ultimi anni si รจ perรฒ presentato frequentemente nellโarea mediterranea il rischio di pullulazioni della mosca della frutta (Ceratitis capitata), un insetto particolarmente dannoso e di difficile eradicazione in quanto depone le uova sotto la buccia dei frutti che si apprestano alla maturazione e anche le giuggiole possono essere colpite. Eโ quindi importante ispezionare accuratamente la superficie dei frutti prima della raccolta, per individuare eventuali tracce di punture di questo insidioso parassita. In caso di attacco, la presenza della mosca si combatte utilizzando specifici prodotti citotropici da applicare sulle piante nel periodo della deposizione delle uova.
Dove e quando piantarlo
Il giuggiolo necessita di posizioni assolate o comunque molto luminose. Quando viene impiantato in pieno campo รจ utile inserirlo alternandolo a piante di peschi e di mandorli per riuscire a rendere produttivo e redditizio lโappezzamento nei primi 15 anni.
Messa a dimora
Le piante di giuggiolo vengono solitamente vendute a radici nude o con una piccola zolla di terra, nei mesi autunnali. Occorre preparare almeno un mese prima una buca larga e profonda almeno 40 cm, per dare modo al terreno di ossigenarsi e rivitalizzarsi adeguatamente. Sul fondo รจ consigliabile aggiungere una base di stallatico sfarinato maturo o di cornunghia. Dopo lโinserimento di un altro strato di terra isolante, si procede con la messa a dimora della pianta che va ben fissata al terreno con il rimanente substrato. Se questo risultasse troppo compatto, รจ necessario mescolarlo a sabbia e ghiaia per renderlo piรน aerato. Nel caso lโarea di coltivazione presentasse terreno molto argilloso, รจ preferibile predisporre anche uno strato drenante sul fondo della buca. La distanza ideale tra esemplari da coltivare per la fruttificazione รจ di 5 metri in tutte le direzioni. Se invece lโimpianto รจ a scopo ornamentale, รจ possibile creare delle siepi distanziando gli alberi di 60-80 cm uno dallโaltro.
Le cure nei primi anni
Durante i primi 3-4 anni dallโimpianto รจ necessario innaffiare periodicamente le piante di giuggiolo. La modalitร di irrigazione piรน corretta รจ distribuire una grande quantitร di acqua sul terreno coltivato, intervallando con lunghi periodi una irrigazione dallโaltra. In tal modo lโalbero viene stimolato a sviluppare maggiormente il suo apparato radicale in profonditร e ciรฒ lo renderร piรน resistente ad eventuali periodi di siccitร futuri. Negli anni successivi รจ utile predisporre una buona pacciamatura a base di paglia, corteccia di pino e altro materiale, che aiuterร la pianta a diventare piรน autonoma e ridurrร in maniera significativa la necessitร di ricorrere al diserbo meccanico o chimico.
Il giuggiolo risulta essere una pianta che necessita di poche risorse e di poca manutenzione. Per ottenere una resa maggiore dei frutti รจ sufficiente distribuire ogni anno un concime leggermente azotato per stimolarne la crescita vegetativa. Se si vogliono avere raccolti molto sostanziosi questa dose puรฒ essere ulteriormente arricchita, aggiungendo un poโ di fosforo e potassio.
Potatura
Il giuggiolo viene spesso potato tenendolo come cespuglio o alberello, per favorire la raccolta dei frutti. Di solito si interviene ogni tre anni nel mese di maggio per eliminare i rami diretti verso il centro della pianta o comunque mal posizionati. Per mantenere la pianta con una forma contenuta รจ necessario fin dai primi anni capitozzare la punta piuttosto in basso e selezionare tre o quattro rami principali, possibilmente che abbiano un andamento verso lโesterno e in direzioni bilanciate.
Propagazione
Il giuggiolo si puรฒ moltiplicare in diversi modi, tramite: seme, talea, divisione di polloni e innesto.
Fruttificazione e raccolta
Lโinizio della fruttificazione dei giuggioli si ha a partire dal 4ยฐ anno dalla semina e raggiunge il massimo rendimento allโetร di 15 anni. In genere la maturazione si verifica allโinizio dellโautunno, ma la periodicitร puรฒ variare notevolmente a seconda delle specie coltivate. Il procedimento di essiccazione va effettuato subito dopo la raccolta, disponendo le giuggiole su grate esposte al sole per almeno una decina di giorni.
Le giuggiole sono molto ricche in vitamina A e C, ferro, calcio e zuccheri; sotto questo aspetto possono essere paragonati ai fichi e ai datteri, e come questi ultimi รจ possibile seccarle, candirle o utilizzarle per la produzione di marmellate o ridurle in pasta.
In commercio รจ possibile trovare anche varietร innestate, dette giuggiolo-mela, con frutti di dimensioni cospicue, dalla polpa zuccherina e particolarmente soda.
Alcune parti della pianta di giuggiolo vengono anche utilizzate in fitoterapia ed erboristeria.
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